
Da "Bellavista", passeggiando sulla lunga balconata, si può
ammirare un panorama stupendo che abbraccia tutta la costa ionica,
da Punta Le Castella sino ad arrivare a Punta Stilo. Salendo da
Bellavista inizia il centro storico di Catanzaro. Un dedalo di vicoli
e viuzze che conduce alla Grecìa, uno dei quattro quartieri più
antichi della città dove si trova la "Chiesa del Carmine" con la
sua bassa torre campanaria e la facciata a capanna con l'attiguo
oratorio ligneo. Ai margini della Grecìa vi è il quattrocentesco
"Palazzo de Nobili" (sede del Municipio) e, adiacente al palazzo,
si trova "Villa Margherita" nata negli anni 1878-1881 così denominata
in onore della regina che l'inaugurò nel 1881. Non distante dalla
villa è la "Chiesa di San Rocco", prospiciente alla quale il teatro
Masciari, realizzato ad inizio '900. A pochi metri del teatro, a
ridosso di un bel palazzo d'epoca, una bella fontana di bronzo e
marmo, detta di "Santa Caterina". Dal "Corso Mazzini", una delle
strade laterali conduce alla "Chiesa del Rosario", che presenta
una facciata neoclassica. A monte della chiesa del Rosario è il
"Duomo". Nelle vicinanze, si trova la "Chiesa del Monte dei Morti".
Ritornando sul corso, troviamo la "Basilica dell'Immacolata". Va
inoltre ricordata la chiesetta bizantina di "Sant'Omobono", la chiesa
più antica della città, risalente all'XI secolo. All'esterno del
centro storico, da ricordare la "Chiesa dell'Osservanza". Dalla
parte opposta il Corso sbocca su "Piazza Matteotti", che delimita
il confine tra la città vecchia e la zona nord. La piazza è caratterizzata
dalla fontana di bronzo e granito detta "Il Cavatore". Di grande
interesse culturale è il "Complesso monumentale del San Giovanni".
Il simbolo della città è senza dubbio il "Viadotto Bisantis", il
ponte in cemento armato, secondo in Europa, ad una sola arcata.
Teatro Politeama
Il Teatro Politeama di Catanzaro, inaugurato il 29 novembre
2002 con un concerto dell'orchestra dell'Arena di Verona (direttore
Maestro Aldo Ceccato), sorge in pieno centro storico sull'area risultata
dalla demolizione del vecchio Cinema-Teatro Politeama, struttura
realizzata negli anni Trenta, e del coevo Mercato coperto. Il Teatro
è stato progettato dal prof. Paolo Portoghesi, uno dei maggiori
architetti italiani, mentre il progetto delle strutture impianti
è dell'ing. Franco Portoghesi. La struttura del teatro Politeama
(53 mila metri cubi di volume, 5.700 metri quadrati di superficie)
ruota intorno ad una sala a forma di ferro di cavallo (500 metri
quadrati). L'architetto Portoghesi si è attenuto, infatti, alla
tradizione del teatro classico all'italiana. E così il parterre,
che contiene ordini di posti per 372 spettatori, segue un movimento
ondulatorio su una superficie quasi concava.
L'opera del Portoghesi ha ridato alla città di Catanzaro il
teatro dopo oltre 60 anni; infatti, nel 1938 veniva demolito lo
storico teatro Comunale, progetto dell'architetto Vincenzo De Grazia
risalente al 1818, la cui costruzione fu terminata nel 1830. Fino
ad allora il Teatro a Catanzaro aveva trovato asilo nei pressi della
stupenda Chiesa del Monte dei Morti in un piccolo Teatro in piazza
Duomo, che andò però distrutto nel terremoto del 1783, e in alcune
delle piazze più belle della città. Il successo che questi spettacoli
ottenevano richiese la costruzione di una struttura adeguata soprattutto
per via dello spessore culturale che le stesse proponevano e della
lunga tradizione teatrale che la città vantava, infatti, la nascita
di tali attività culturali risalgono al tardo '600 quando in occasione
della nascita dell'erede al trono spagnolo, ci furono quasi due
mesi di rappresentazioni che animarono Piazza San Giovanni. Il teatro
Comunale consolidò in modo definitivo le tradizioni teatrali della
città; divenne uno dei teatri piu'importanti dell'Italia meridionale
e vide rappresentazioni del calibro di: Pergolesi, Rossini, Goldoni,
Giacosa e D'Annunzio - per ricordarne alcuni - a quelle straniere
di Scribe, Sardou, Mirabeau, Dumas e dei classici quali Ibsen, Tolstoj,
Shakespeare, Dostoevskij. Calcarono il palcoscenico del Comunale
i più noti artisti del tempo, da Ermete Novelli a Ermete Zacconi,
da Giovanni Emmanuel a Gustavo Salvini. Il glorioso Comunale però
risentì molto della crisi economica e sociale che investì la città
dopo la Grande Guerra, iniziò così un lento e inesorabile declino
che portò alla demolizione del 1938. Da allora fino alla costruzione
del nuovo Politeama qualche luce di quell'arte che tanto aveva appassionato
i Catanzaresi rivisse nel Teatro Masciari con alti e bassi, nel
2002 Catanzaro è, però tornata ai vertici del Teatro regionale,
il Politeama ha infatti ridato il prestigio di un tempo all'opera
teatrale cittadina. il Duomo di Catanzaro con al suo interno un
bel dipinto della Madonna col Bambino, la Torre Normanna, la Villa
Trieste e il Museo Provinciale sito presso la Villa Comunale, che
raccoglie reperti di preistoria e collezioni di monete antiche.

Suggestivo
è il Belverede che si trova in fondo al corso Mazzini, dal quale
si può godere di un panorama che si perde sulla valle della Fiumarella
e sul Golfo di Squillace. Tra i piatti tipici di Catanzaro, il più
famoso è 'u murseddu', focaccia ripiena di sugo di maiale, vitello
o frattaglie con pomodoro e peperoncino; poi la ciambrotta, la soppressata,
i butirri, le stigghiole e tra i dolci sono famose le crocette.
Tra i vini c'è la Malvasia locale.
Museo provinciale "Villa Margherita". Contiene collezioni di monete,
vari reperti, quadri veristi ed una raccolta di materiale preistorico.
-La Casa della Memoria
-Museo delle Carrozze. Un ampio edificio stile medioevale ospita
la collezione di preziose carrozze del barone De Paola; annesso
museo della civiltà contadina.
-Museo Risorgimentale. Contiene vari cimeli, biffettiere, armi dell'epoca
garibaldina e delle guerre d'Africa e d i Spagna, carte cospirative,
i diari di guerra e i documenti mazziniani.
-Museo Diocesano di Arte Sacra
-Museo della Seta
-Gipsoteca Jerace
-Museo delle Armi (in allestimento presso il Parco delle Biodiversità)