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.: CATANZARO |
Catanzaro (93.530 abitanti, censimento 2000) è la Città
capoluogo della Regione Calabria. Situata strategicamente nell'istmo
di Marcellinata - il punto più stretto della Penisola, appena 35
chilometri dalla costa jonica a quella tirrenica - è importante
centro direzionale, commerciale e culturale, ospitando considerevoli
funzioni amministrative di livello regionale. E' sede, come detto,
del Governo della Regione Calabria (l'Assemblea ha invece sede a
Reggio Calabria), della I Corte d'Appello, dell'Ufficio scolastico
regionale, di numerosi altri uffici con competenza sull'intero territorio
calabrese. Catanzaro è, dal 1982, sede universitaria statale. Il
suo ateneo, denominato "Magna Grecia", è imperniato sulle facoltà
principali di medicina, farmacia e giurisprudenza, nonché su numerosi
e innovativi corsi di laurea. E' sede di Arcidiocesi Metropolìta.
La Città vanta importanti e moderne strutture culturali, come il
nuovo Teatro Politeama, progettato da Franco Portoghesi, l'area
museale del San Giovanni, sede di importanti mostre, l'Arena all'aperto
"Magna grecia". Affacciata sul mare Jonio (vanta circa 8 chilometri
di spiaggia e un porto peschereccio), Catanzaro è limitrofa al Parco
archeologico di Scolacium.
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.: STORIA |
Secondo la leggenda due condottieri
bizantini Cattaro e Zaro condussero le popolazioni rivierasche della
magno greca Skilletion e romana Scolacium (nei pressi dell'odierna
Marina di Catanzaro), prima sullo Zarapotamo (oggi Santa Maria)
poi successivamente sul Triavonà. Nel 903 viene fatto per
la prima volta riferimento a Catanzaro nel "Codice Arabo Siculo"
dell'Airaldi in cui si legge che, in quello stesso anno, l'Emiro
Aba el Aabass combatté una battaglia sotto le porte della
città di Catanzaro, espugnandola e divenendone il signore
assieme ad una guarnigione di ben 10.000 uomini. 
Da questa circostanza si capisce che già ben prima del 903
esisteva Catanzaro. Nel 906 come ricorda Arnulfo nella sua "Cronaca
Araba", fecero di Catanzaro un vero e proprio emirato arabo durato
decenni. A tal proposito Francesco Antonio Grimandi nei suoi "Annali
del Regno di Napoli" ricorda che nel 922, essendo stato ucciso l'emiro
Olbek a seguito di una congiura di soldati, venne eletto un nuovo
emiro che si fece chiamare "Michael rex sclavorum" e la cerimonia
di investitura si celebrò proprio in Catanzaro ( che in quel
periodo veniva chiamata Qatansar) col rito e secondo le tradizioni
arabe. A conferma di ciò ci furono anche dei ritrovamenti
di una necropoli saracena nei pressi di palazzo de Nobili segnalata
da Marincola Pistoia (Notizie storiche intorno a Catanzaro ed alla
Calabria) lo stesso afferma di aver individuato nel 1846 una necropoli
nella "strada di S.Chiara" e che, in uno dei sepolcri, furono trovati
un anello ed alcune monete con iscrizioni arabe, oggi custodite
nel museo provinciale di villa Margherita. Le fonti invece "ufficiali"
ritengono Catanzaro una città meno datata, solitamente quando
si parla delle origini del capoluogo calabrese si dice che: Fu fondata
all'inizio del X secolo secolo, sotto il dominio bizantino. La scelta
territoriale fu suggerita dalle continue incursioni saracene, il
generale Niceforo II Foca decise per l'edificazione definitiva di
una roccaforte collinare a difesa.
Nel XI secolo intorno al 1060 Catanzaro fu conquistata sotto
la Guida di Roberto "il Guiscardo" dai Normanni che eressero il
Castello Normanno, conobbe periodi di fioritura nella vita comunale
ed in quella delle arti e dei mestieri; continuava ad essere curata
la lavorazione della seta con scambi commerciali sia con le altre
regioni d'Italia che con i paesi orientali. Intorno al 1250 l'imperatore
Federico II destinò il territorio di Catanzaro a demanio
regio, affidandolo in feudo a potenti famiglie della regione (Ruffo,
Caraffa, Soriano). La "demanialità" del territorio comunale
si rivelò importante per la storia della città, poiché
ne determinò le successive scelte politiche. |
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